“Social”mente attivi e non nel senso buono perchè i panni sporchi si lavano in casa Lazio, ma si stendono su Twitter che oramai è diventato teatro di guerra tra Keita, Calenda e Tare…

 Giocatori, procuratori e ds, tutti pronti a sputarsi  frecciate  la vetriolo sui social media, lo facessero faccia a faccia almeno ci risparmierebbero questi continui show. Avete presente i quindicenni che litigano e postano i fatti loro su Facebook così che l’intera scuola possa leggerli decidendo con chi schierarsi? Bene, succede anche nel calcio dei professionisti.

Motivo di tanta attività su Twitter? Il polverone si è alzato oggi pomeriggio ad Auronzo quando, dai piani alti della società biancoceleste, è arrivata una decisone: Balde non avrebbe preso parte al match amichevole contro la Triestina. Decisione a cui ha dato il suo contributo anche Inzaghi.

L’amarezza del senegalese ha sfogato con un Tweet postato sul proprio profilo: ” Io ci sono! Sempre per dimostrare il mio valore e  la mia professionalità. Ma oggi la società ha deciso di non farmi giocare”. Io avrei dato un buffetto sulla spalla a keita ricordandogli che, con tutto il rispetto, non era una partita di Champions, ma nessuno ha avuto la mia stessa idea e la cosa non si è sgonfiata. 

Risposta celere quella di Tare ai microfoni di Premium Sport, ricordando anche la sfida contro il Top 11 Radio Club di domenica dove il senegalese non figurava nella formazione: “Inzaghi lo ha visto nervoso nei giorni scorsi e domenica è stato il giocatore a chiamarsi fuori!”.

C’è chi se la canta e chi se la suona, ma è ormai chiaro che i rapporti tra il giocatore, il suo entourage e la società non sono affatto buoni e il suo futuro nella Lazio non sarà forse uno scenario impossibile, ma appare difficile immaginare un futuro insieme. 

 

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